due ragazzi legati da un insolito destino, mia prima ff di kodocha

« Older   Newer »
  Share  
*°Piccola Kiry°*
view post Posted on 9/1/2008, 17:02




che bella noe!! bravissima ç__ç
 
Top
noe88
view post Posted on 10/1/2008, 17:50




grazie mille kiry!!!spero di non deludere le mie lettrici!!! =P


La campanella suonò la fine delle lezioni. Tsuyoshi si diresse subito in classe dell’amico ma già non c’era più…pensò che potesse essere da Marika…ma con sua grande sorpresa non si trovava nemmeno lì… - Marika sai dove è andato Akito? Non lo trovo da nessuna parte…! Dovevo chiedergli una cosa importante!” – la ragazza fece no con la testa e alzò le spalle come per dire “non ne ho proprio idea!". – Grazie lo stesso…se lo senti o lo vedi mi chiami per cortesia? Dovrei veramente parlargli! - - Non credo che oggi ci vedremo…perché prima stavamo parlando e poi di colpo se ne è andato via dicendo che si era ricordato un impegno improrogabile e che quindi oggi pomeriggio non potevamo uscire insieme. Non so però che impegno avesse…sembrava avere gran fretta…per caso tu sai perché oggi si è comportato così stranamente? Non vorrei che sia successo qualcosa di grave! – Marika sembrava preoccupata…e cercava conforto nel migliore amico del suo ragazzo…ma anche lui era nella sua stessa situazione…non sapeva il motivo di quell’atteggiamento…o forse sì? “No non può essere per via di Sana…prima sembrava che la notizia non lo toccasse minimamente…deve essere successo qualcos’altro…non è il tipo di abbandonare così le persone…e sparire completamente!” era assorto nei suoi pensieri quando notò in mano a Marika il giornale che anche lui stamattina aveva fatto vedere ad Akito.
– Scusa la domanda, che potrebbe sembrare un po’ strana, ma per caso gli hai parlato di Sana? - - Veramente sì…gliene stavo parlando, in particolare stavo parlando del ragazzo di Sana…stavo facendo degli apprezzamenti…lui si è un po’ scaldato…poi ad un tratto se ne è andato…non è che si è ingelosito e ora non mi vuole più parlare?!? – la ragazza sembrava sull’orlo del pianto…Tsuyoshi cercò di consolarla – Ma no!! Akito non è un ragazzo che si arrabbia così facilmente…vedrai che non è questo il motivo della sua fuga repentina…magari veramente aveva un impegno! Vabbè ora vado che mi aspettano le altre giù…ciao Marika, a domani! – Tsuyoshi anche se ne andò via…lasciandola con una miriade di dubbi…se prima non si era posta nessuna domanda al riguardo…ora la sua testa era affollata solo dalle sue domande …cercava di non pensarci…ma non poteva farci niente…sentiva di amare quel ragazzo…e non poteva non preoccuparsi per lui…con lui si è sentita viva per la prima volta e non aveva intenzione di perdere quella bellissima sensazione e non voleva soprattutto perdere LUI. Marika però non riusciva, nonostante i suoi sforzi, a trovare delle valide risposte a quelle domande…effettivamente lei sapeva veramente poco di lui…non aveva mai voluto indagare sulla sua vita passata…non voleva aprire delle brutte ferite soprattutto dal momento che lui non le parlava mai della sua vita prima di conoscerla…ora però era arrivato il tempo di porre qualche domanda…
 
Top
*°Piccola Kiry°*
view post Posted on 10/1/2008, 20:13




Noe sei bravissima!!! aspetto il continuo!!
 
Top
noe88
view post Posted on 11/1/2008, 14:25




ecco il continuo

- Ecco siamo arrivati!! È questo l’ospedale…speriamo che ci fanno entrare e che Sana non abbia vietato l’ingresso…altrimenti sarà veramente difficile anche solo avvicinarsi alla stanza!! – Tsuyoshi, Aya, Fuuka, Margareth e George erano arrivati davanti all’ospedale…e Margareth aveva espresso quei dubbi davanti alla porta scorrevole. Solo pochi passi li separavano dalla loro amica…e non avevano alcuna intenzione di darsi per vinti senza combattere nemmeno un po’. – Ragazzi se non entriamo però non lo sapremo mai!!! Forza!! Sana avrà sicuramente bisogno di noi…non possiamo abbandonarla…!” – Le parole di Aya furono di grande conforto per tutti…e così entrarono diretti alla reception.
- Salve! Vorremmo sapere dove si trova la signora Kurata. – i ragazzi erano tutti in trepidante attesa… - Siete dei familiari? – rispose la ragazza alla reception. – In verità no…ma siamo degli amici di vecchia data…e avendo saputo l’accaduto siamo venuti a trovarla… la prego!! Ci faccia passare…non siamo dei giornalisti…glielo posso assicurare…vogliamo vedere solo la signora Kurata!!! –
- Mi dispiace tanto ma il manager di Sana mi ha assegnato precisi ordini di non far salire nessuno…non posso fare nulla…potrei anche farvi salire ma se il manager si lamenta con il capo io vengo licenziata!” – la signorina sembrava veramente dispiaciuta…quei ragazzi le sembravano così per bene…
- Oh…ok grazie lo stesso! – Gli amici di Sana allora sconsolati come non mai si girarono verso la porta di vetro dell’ospedale quando…
- Voi siete, aspettate…che se me li ricordo bene vi dico i nomi, Tsuyoshi, Aya, Fuuka… ho indovinato? Siete i vecchi amici di Sana, vero? – Era Rei…per puro caso si trovava a prendere un caffé alla macchinetta che si trova proprio vicino alla reception e aveva sentito tutto quanto. Avevano un’aria familiare…ma all’inizio non li aveva riconosciuti…in fondo sono passati ben 4 anni dall’ultima volta che li aveva visti e si sa…i ragazzini crescono così in fretta e difficilmente rimangono gli stessi…
- Guardate! È il manager di Sana: Rei!!! Si siamo proprio noi…ti prego possiamo vederla? Lo sappiamo tanto che è qui…vorremmo darle il nostro aiuto! – Lo supplicarono affinché non rifiutasse loro il piacere di poter riabbracciare la loro vecchia amica e compagna di avventure.
- Non c’è bisogno di pregare…mi dovete scusare ragazzi se ho dato l’assoluto divieto di fare salire qualcuno su che non sia autorizzato…ma non volevo scocciatori…vi ricordate come sono assillanti a volte i giornalisti! In ogni caso potete salire…la stanza è la 220 secondo piano. Sana sarà così contenta di rivedervi…non me lo dice ma io lo so che le mancate…che le manca casa…salite da soli io vi raggiungo tra un po’ così vi lascio soli! – Rei era veramente contento di vedere gli amici di Sana…in quel momento aveva proprio bisogno di amici veri accanto…e loro se dopo tutto quel tempo ancora volevano vederla lo sono veramente.
- Grazie mille Rei. Anche a noi manca tanto Sana e ci dispiace tantissimo per la madre, per questo siamo venuti…per darle il nostro conforto. Allora ci vediamo dopo. – così Fuuka rispose e tutti insieme entrarono nell’ascensore diretti alla stanza 202.
 
Top
*°Piccola Kiry°*
view post Posted on 11/1/2008, 16:09




Sono curiosa di vedere che succede ^^
 
Top
Titti94!!!
view post Posted on 11/1/2008, 18:29




anch'io sono molto curiosa!!!!!!!!!!!!! e ancora complimenti... sei davvero brava!!!! ^_^
 
Top
noe88
view post Posted on 11/1/2008, 22:34




un altro pezzo...

Sana era dentro la stanza…guardava fuori dalla finestra che dava su un giardino fiorito e ben curato. Era uno spettacolo…e quel paesaggio le dava una sensazione di pace e di speranza…anche se nel suo cuore soffriva tantissimo…non riusciva a farsi una ragione dell’incidente…non riusciva nemmeno a guardare sua madre…lei così vitale, iperattiva…non l’aveva mai vista debole, ferma in una posizione per tanto tempo, muta… e invece quei giorni la sua vita era fatta da lunghi silenzi, da lunghi sonni…
Toc Toc bussarono alla porta. “Strano…è presto per la visita del dottore…chissà chi è!” - Avanti! – disse semplicemente Sana. La porta si aprì, ma non si girò subito per vedere chi fosse… Dalla finestra riflessi vide 3 persone…anzi 3 ragazzi…così dal vetro non li riconobbe…ma appena si voltò capì immediatamente chi fossero…anche se poi si rivelarono 5 ragazzi, anzi no 5 amici. Entrarono tutti nella stanza, Sana li guardò profondamente, uno per uno…gli occhi le si riempirono di lacrime, la voce le si strozzò in gola…non sapeva cosa fare poi…
- Ciao Sana, amica mia! – disse con voce commossa Fuuka…Sana le andò incontro e l’abbracciò poi allungò le braccia e unì nell’abbraccio anche Aya e Margareth. Le quattro amiche si erano nuovamente ricongiunte…si misero a piangere sia per la gioia che per la tristezza di essersi ritrovate in quella triste situazione. Anche Tsuyoshi si commosse e, vedendole piangere, anche lui scoppiò in un pianto liberatorio che coinvolse persino George, che si era sempre comportato da duro in quegli anni.
- Ciao amici miei! Sono così contenta di vedervi…non sapete quanto mi dispiace di essermene andata via in quel modo, ma dovevo partire…non potevo fare altrimenti! Vi ho sempre pensato però…siete sempre stati nei miei pensieri... Non avrei mai pensato che mi sareste venuti a trovare, anche perché ho sempre creduto che voi ce l’avesse con me, che fosse arrabbiati con me. Invece… - Sana ricominciò a piangere…questa volta si girò dall’altra parte per non farsi vedere…si coprì il volto con le mani, era cresciuta troppo in fretta e solo in quei momenti capiva che molta della sua infanzia l’ha persa per inseguire un sogno che poteva smettere da un momento all’altro.
- No, non piangere…noi ti vogliamo bene, te ne abbiamo sempre voluto! Come puoi pensare che noi siamo arrabbiati con te? È vero ci siamo rimasti male, non lo nego, ma abbiamo capito il tuo gesto! E appena saputo che sei tornata non ci abbiamo pensato due volte di venire a trovare te e tua madre. L’amicizia va oltre la lontananza… - Margareth mentre le parlava le mise una mano sulla spalla per rassicurarla… Sana si voltò verso l’amica che nel frattempo le stava sorridendo, e anche sul suo viso stava nascendo un timido sorriso…
Sana e i suoi amici rimasero insieme parecchio tempo e lei parlò di com’è la sua vita a Los Angeles, dei suoi nuovi amici, delle mille avventure che ha avuto in quei lunghissimi 4 anni lontano da loro, dalla sua vera famiglia, da tutti coloro che le vogliono bene. Erano tutti a bocca aperta, certo la vita che Sana conduceva a Los Angeles era completamente diversa a quella di Tokio…quasi la invidiavano! - Un giorno ti verremo a trovarti! Magari questa estate…per la vacanza di fine liceo! Ci pensate? Noi in America!! Chissà quante avventure, quante risate…non vedo l’ora!! – Aya era euforica…sognava il momento di atterrare in America ad occhi aperti!
- Veramente io non so quando tornerò a Los Angeles…vorrei aspettare che mia madre si sia ripresa totalmente…e poi anche allora…non so se vorrò ancora andarmene via di qui…stavo pensando di abbandonare tutto! – Sana era seria…da un po’ di tempo stava pensando di tornare a casa…ma anche a Los Angeles c’erano delle persone che non voleva lasciare, come le sue nuove amiche, il suo ragazzo che prima o poi sarebbe ritornato a Los Angeles, Naozumi. Era così combattuta nell’animo…non riusciva a trovare una soluzione…il suo cuore le diceva di rimanere a casa, ma dall’altra parte le faceva capire che per la sua carriera doveva ritornare in America…ma quanto vale una carriera? Quanto è importante rispetto ad una madre, a degli amici? Vale davvero la pena rinunciare alle persone più care per inseguire quel sogno? E se poi i suoi sforzi fossero stati vani? E se quello che voleva non si sarebbe mai realizzato? Quante domande…quanti dubbi…la testa le scoppiava…
Fuuka stava per parlare quando fu interrotta. – Lo sai, io conosco poco il giapponese…e forse ho capito male, anzi spero di aver capito male…non puoi rimanere a Tokio, perché…perchè non potrei mai accettare di partire senza di te! Lo capisci che io sono innamorato di te e non voglio perderti? – era Dylan…aveva sentito le ultime parole di Sana da dietro la porta…nessuno si era accorto della sua presenza…ma mentre parlava tutti lo stavano guardando incuriositi da quel ragazzo che li aveva interrotti e che si era intromesso nella loro conversazione. Sembrava addolorato…e capirono solo una frase dello sconosciuto. Lui ama Sana. Poi Fuuka lo guardò meglio…aveva un’aria familiare…già lo aveva visto da qualche parte… - Ah ma lui è il ragazzo della foto!!! È l’attore che ha fatto quel bel film…aspetta come si chiama… “Addio amore mio”!!! – gli amici di Sana guardarono Dylan con occhi rapiti…la loro amica conosceva un attore importante…e a quanto potevano capire erano anche molto intimi.
- Oh Dylan… No, non hai capito male, ho veramente detto che voglio rimanere a casa mia…è da un po’ che ci penso…mi dispiace che tu lo abbia saputo in questo modo, volevo parlartene proprio stasera…! – Sana lo guardava profondamente negli occhi…anche lei prova dei sentimenti molto forti nei suoi confronti…però casa è casa…
- E non ci pensi a me? Io ti amo!!! Lo capisci? Io non posso vivere senza di te…io non vivo se tu non sei accanto a me… - era arrabbiato, furioso, lei gli stava spezzando il cuore e lei non capiva nemmeno quanto le sue parole gli facessero male…
- Io…io… Non lo so…sono così combattuta. –
- Non sai se mi ami? È questo che mi stai dicendo? Non mi ami? Ammettilo!!! Tu non mi hai mai voluto bene…pensi ancora a lui, vero? Come puoi ancora pensare a lui dopo tutto quello che ti ha fatto, che ti ha detto? – Gli amici di Sana lo guardavano ancora più incuriositi… “ma di chi sta parlando? Chi sarà quest’altro che Sana ama? A cui pensa ancora?!”
- A lui chi? –
- Non fare la finta tonta, lo sai che mi dai sui nervi quando fai così…lui, lo sai bene chi : Hayama! – tutti si girarono stupiti verso Dylan…aveva proprio pronunciato il nome di Akito…no non poteva essere Sana lo ama ancora…no impossibile.
- Akito??? Sono anni che non lo vedo, che non lo sento…come puoi dire una cosa del genere? Io ti voglio bene…ma non so se ti amo…e Akito non c’entra nulla in tutta questa storia, mi devi credere. – Sana aveva gli occhi lucidi, stava tremando… - Ora è meglio che te ne vai…in questo momento l’ultima cosa di cui ho bisogno è litigare mentre mia madre sta su un letto di ospedale…non hai alcun rispetto…meglio che torni a casa. – Dylan era dispiaciuto…non voleva ferirla...ma lei era diventata tutta la sua vita…non glielo aveva mai detto che l’ama, perché non è mai stato un ragazzo veramente espansivo per quanto riguarda i propri sentimenti…ma vedendola lì piccola e fragile aveva capito che l’amava più di quanto si potesse mai pensare… Dylan indugiò un po’ prima di andarsene, voleva dirle che era addolorato… ma lei non gli diede l’occasione perché gli urlò contro “VATTENE!”.
 
Top
~ S a n a
view post Posted on 17/1/2008, 17:23




scusa se scoccio ma la stanza da 220 lhai fatta passare a 202 ^^'

oddio qst storia sta diventando smpr piu emozionante!!!!! spero tnt che riuscirai a finirla presto!! bacio
 
Top
SailorDream
view post Posted on 17/1/2008, 18:28




Nooooo incredibile!! Questa è diversa da tutte le altre ff che ho letto finora! E' proprio bella! Aspetto con ansia la fine!!!! :eat.gif:
 
Top
noe88
view post Posted on 17/1/2008, 22:23




CITAZIONE (~ S a n a @ 17/1/2008, 17:23)
scusa se scoccio ma la stanza da 220 lhai fatta passare a 202 ^^'

oddio qst storia sta diventando smpr piu emozionante!!!!! spero tnt che riuscirai a finirla presto!! bacio

hai ragione!!! e il bello è che avevo anche guardato se era il numero esatto!!! :P invece le mie mani hanno scritto 202!!!
 
Top
*°Piccola Kiry°*
view post Posted on 18/1/2008, 10:55




Che bella noe!!!! bravissima!! :cry:
dai continuo!! **applaude** :eat.gif:
 
Top
noe88
view post Posted on 18/1/2008, 16:09




grazie mille...troppo gentili...sono proprio contenta che vi piaccia e a dir la verità ogni volta che la rileggo mi emoziono anche io!!! =P


Akito, andato via da scuola, tornò subito a casa, si cambiò e si mise la tuta per allenarsi. Si diresse verso la palestra. Era vuota. La lezione iniziava solo due ore dopo, ma lui aveva veramente bisogno di scaricare tutta la rabbia e la tensione accumulata in quella giornata. Tirava calci e pugni con una forza mai vista prima…le goccioline di sudore gli scendevano dalla fronte e gli rigavano il viso…non si fermava un attimo…aveva tantissima energia in corpo…
Solo nei momenti in cui si allenava non pensava a nulla, la sua mente era come libera, senza memoria, senza pensieri…si sentiva più forte.
Poi ad un tratto, forse la stanchezza, vide la sua immagine davanti a lui, come un flash, che gli sorrideva, bellissima e allegra… si fermò ma l’immagine non c’era più, si asciugò la fronte, e ricominciò a tirare pugni e calci. Poi…
- Sapevo di trovarti qui…era questo l’impegno improrogabile? A cui non potevi rinunciare per niente al mondo? – Marika. Si fermò. Lo aveva trovato, dall’espressione dei suoi occhi sembrava molto arrabbiata…stavolta doveva darle molte, troppe, spiegazioni.
- Marika!Si era questo l’impegno, avevo bisogno di scaricare un po’ di tensione…perdonami. –
- Perché allora sei stato così misterioso? Non potevi semplicemente dirmi che volevi allenarti? Che preferisci allenarti piuttosto che stare con me? Devi essere sincero…non mi piace che le persone mi mentono…anzi che il mio ragazzo mi menta!!! –
- Mi dispiace…ma sono fatto così…non do troppe spiegazioni…non sono abituato… scusa. –
- No, sono io quella che si deve scusare…forse oggi mi sono comportata male…non volevo farti ingelosire facendo apprezzamenti sul ragazzo di Sana…non pensavo che tu potessi essere geloso…mi piaci perché sei sicuro di te…anzi a dirti proprio la verità io…ti amo. –
Akito rimase di sasso…non sapeva cosa dirle…lei lo ama…ma lui? La ama?
- Marika io sono mi sono ingelosito perché tu facevi quegli apprezzamenti…non ti devi preoccupare…non è per questo che sono venuto qui… non è per colpa tua…è per colpa mia… -
- Sai Akito, sei stato molto abile ad eludere la mia affermazione…ma per me quelle parole hanno un vero significato…sono 7 mesi che stiamo insieme…e io sento di amarti…con te io mi sento viva…finalmente nella mia vita ho uno scopo, una ragione per vivere che non sono i libri…ho te!!! Ma forse mi sono semplicemente illusa…tu non mi ami…forse ti piaccio…ma i tuoi sentimenti per me non equivalgono quelli che io provo per te. E a me questo non basta…l’amore per continuare a vivere deve essere alimentato, corrisposto…io non sono nemmeno più sicura che io e te stiamo insieme… - quelle parole le uscirono tutte d’un fiato…non era mai stata così aperta, così limpida con le altre persone…aveva sempre avuto paura di dire ciò che pensava…ma in quella giornata così particolare aveva trovato il coraggio. Marika attese una risposta che non attardava ad uscire…Akito era lì immobile davanti a lei, con la tuta, la fronte un po’ umida e che la guardava smarrito…in quel momento avrebbe tanto voluto poter entrare nella sua mente per sapere cosa gli passasse per la testa…per capire cosa lo turbasse così tanto da non fargli nemmeno dire “Hai ragione tu”.
- Ho avuto la mia risposta…ho capito…non erano supposizioni quindi…era la pura verità. Non mi ami…bene…ora scusa ma è meglio che me ne vada perché se rimango un altro secondo qui mi sento male… - Marika era affranta…si sentiva una stupida ragazzina illusa da un amore che non era amore ma semplicemente un gioco…un gioco a cui lei aveva deciso di non partecipare più…anche perché come si dice “il gioco è bello se dura poco” e quel gioco durava da troppo tempo ormai, e non poteva più sopportarlo. Marika se ne andò via… appena si girò Akito allungò il braccio come per chiamarla, per fermarla, ma non emise nessun suono e così lei, non vedendolo, uscì dalla palestra diretta verso casa.
L’allenamento continuava…ma non riusciva più a concentrarsi…pensava a Marika…le aveva fatto veramente male…e tutto perché Sana era tornata a casa e lui desiderava con tutto il cuore incontrarla, vederla ancora una volta anche solo per pochi istanti. Andò nello spogliatoio, si diede una sciacquata, si rivestì e anche lui uscì dalla palestra. Iniziò a correre…aveva finalmente capito cosa voleva veramente…
 
Top
~ S a n a
view post Posted on 18/1/2008, 16:54




oddio noe!!! ma come fai?!?!?!
è meravigliosa questa storia! ne dovrai fare un libro!...diventerà la fan fiction più bella e famose di tutte quelle di rossana!!!
 
Top
*°Piccola Kiry°*
view post Posted on 18/1/2008, 20:00




Evviva!! le cose si fanno più interessanti!! :shifty:
 
Top
~ S a n a
view post Posted on 19/1/2008, 20:36




sisi!! quoto!
 
Top
73 replies since 26/9/2007, 15:47   1828 views
  Share