ti ringrazio tanto sana...ma nn ti preoccupare per la signora smith... =P ecco un pezzetto... buona lettura... ( mi disp solo che sta venendo un po' lunga...
I giornalisti americani quel giorno furono decisamente insistenti con Sana, volevano avere notizie sulla madre, molto conosciuta anche in America, e su cosa provasse la giovane attrice! Sana era veramente estenuata dalla loro insistenza…ma alla fine fu convinta dal suo ragazzo a rilasciare una mini intervista.
“Lo so che sono fastidiosi, però vogliono sapere…e perché privarli di questo piacere? Se vuoi ci sarò anche io con te!” Così le aveva risposto Dylan alla richiesta di Sana di cacciare i giornalisti dal residence, ma lui come al solito amava tutta quella popolarità…anche se era per una situazione abbastanza grave!
E i giornalisti non mancarono nemmeno al suo arrivo all’aereoporto di Tokio, sicuramente a causa di una soffiata anche perché Rei aveva fatto in modo di arrivare di sera tardi in Giappone per evitare così almeno i giornalisti nipponici…ma così non fu purtroppo…e di conseguenza Sana, stanca, triste e amareggiata perchè la sua vita stava continuamente sui giornali e sulla bocca di tutti, trattò malissimo i giornalisti…e questo comportamento fece un grandissimo scalpore…infatti il giorno dopo su tutti i giornali uscì la notizia del ritorno di Sana che ormai si sentiva una vera diva!! Ma non era così…lei continua a sentirsi una ragazza come tutte le altre, anche se più conosciuta, ma era veramente esasperata dal comportamento dei reporter che sarebbero disposti a tutto pur di strappare una parola alle loro “vittime”. Infatti i giornalisti come sempre scrivono quello che vogliono, quello che più fa notizia, non si preoccupano affatto delle persone che vedono i loro volti in prima pagina, che vedono la loro dignità messa a dura prova…le persone per i giornalisti sono solo delle notizie che camminano…e non degli esseri viventi con dei veri sentimenti!
Fortunatamente all’ospedale non incontrarono nessun giornalista e Sana si sentì più tranquilla e serena, anche se dentro di sé non si sentiva assolutamente così… quanti ricordi in quell’ospedale…dal malore del padre di Akito, dal tentato suicidio di Nakao …ovunque si girasse trovava un luogo a lei familiare…e questo le procurava ancora più dolore al suo povero cuore…
- Numero 220. Questa è la stanza...te la senti di entrare? – le disse Rei davanti alla porta della stanza della madre... Sana in quel momento sembrava una bambina piccola…spaurita e bisognosa di premure e di coccole…Dylan le prese la mano per infonderle coraggio…Sana alzò lo sguardo verso il ragazzo…quel gesto…le ricordava lui…quando il padre si era sentito male e lei per far capire a Akito che ci sarebbe stata sempre per lui gli aveva stretto la mano…il suo cuore provava ancora più dolore in quel momento…ma decise di entrare…tanto prima o poi avrebbe dovuto farlo e non poteva rimandare troppo a lungo quel momento…
Rei aprì delicatamente la porta…ed entrarono nella stanza…era quasi completamente buia la stanza, ma un bagliore di luna entrava attraverso la finestra e le tende ad illuminare il volto della madre…Sana si avvicinò titubante al letto…aveva paura…la madre era circondata da tubi…e aveva la gamba e il braccio destro ingessati…si buttò scoppiando in lacrime sul letto…vedendola lì immobile aveva avuto la terribile conferma dell’incidente della madre…
Dylan si sentì il cuore spezzato a vederla così, piccola e fragile davanti alla madre…non ce la faceva a vederla così…voleva aiutarla…ma non sapeva proprio come fare…aveva sempre sospettato che Sana facesse la dura solo per paura di farsi del male e che in fondo fosse molto fragile, ma in quel momento lo vide con i suoi occhi e i suoi sospetti divennero realtà. Si sentì pervaso da un amore ancora più grande…più profondo…gli occhi gli si riempirono di lacrime…andò verso Sana e abbassandosi la strinse a sé singhiozzando…
Dopo un po’ Rei fece alzare Sana e decise che era arrivato il momento di andare a casa.
Ritornare a casa fu dolce, ma allo stesso tempo doloroso… fece vedere a Dylan la stanza degli ospiti e poi andò a letto stremata per la faticosissima giornata.